Luigi Bigazzi avvia l’attività di molitura con un molino a pietra alimentato dal fiume Rigaldo a Pietrafitta; il suono di una sirena avvertiva la popolazione quando il molino entrava in funzione.
Giovanni Bigazzi, figlio di Luigi, prende in gestione il molino a pietra di Mercatello, alimentato dalle acque del fiume Nestore; avere due molini alimentati da due corsi d’acqua diversi era una grande opportunità, si poteva lavorare quasi tutte le stagioni.
Elio Bigazzi, figlio di Giovanni si sposta a Castiglione della Valle e acquista un molino oleario che trasforma in molino per cereali con tecnologia a cilindri.
Viene elettrificato il molino di Pietrafitta gestito da Quintilio Bigazzi, fratello di Luigi.
Viene inaugurato il nuovo molino di Castiglione della Valle: con la tecnologia a cilindri di quegli anni la produzione era di 1 Tonnellata l’ora, 24 T/giorno.
Paolo Bigazzi inizia a lavorare in molino con suo padre Elio.
Viene creato, dove sorge l’attuale molino, un magazzino per lo stoccaggio di 2500 tonnellate di grano.
Simonetta, moglie di Paolo Bigazzi, entra a far parte della struttura del molino in modo organico.
Viene inaugurato l’attuale molino a Castiglione della Valle, la capacità produttiva era 60 T/giorno.
È l’anno in cui viene attivato il laboratorio di analisi interno al molino dotato di alveografo Chopin serie oro.
Ammodernamento della sala laminatoio
Luca e Nicola iniziano a lavorare al Molino.
Con il nuovo impianto di carico rapido il tempo per riempire una cisterna di farina passa da 2 ore a 10 minuti.
Con l’utilizzo della tecnologia PLC il processo produttivo diventa completamente automatizzato.
La flotta di camion diventa EURO6 a basso impatto ambientale.
Con i nuovi setacci con telai plastici ed antibatterici e con l’aumento della superficie setacciante la capacità produttiva del molino raggiunge le 300 T/giorno
Abbiamo installato due moderne selezionatrici ottiche per garantire un livello più elevato di igiene e di sicurezza alimentare.